COMUNE: Ravello
DENOMINAZIONE: Chiesa di Santa Maria
DOVE STA: Lacco
DESCRIZIONE:
Nel rione Lacco una chiesa intitolata a Santa Maria è documentata dalla fine dell’XI secolo e si trovava sul lato destro dell’antica Porta de La Terra. Non corrispondeva all’attuale edificio, costruito, invece, su una chiesa dedicata a Sant’Antonio, distrutta nel 1437 nel corso di guerre fratricide tra le comunità locali, più o meno collegate agli episodi bellici che interessarono il Meridione d’Italia per la successione al Regno di Napoli.
Sul posto della chiesa distrutta, fu ricostruita, nel corso del XV secolo, un piccolo tempio, ad una sola navata, dedicato alla Vergine Maria con la specificazione toponomastica “de Lacco”.
Nel 1577, l’altare maggiore presentava un dipinto raffigurante la Vergine e i Santi Sebastiano e Rocco, mentre a destra si trovava quello dedicato a Sant’Antonio.
Nel corso del Settecento, la chiesa subì notevoli trasformazioni, che si devono al parroco Romualdo Guerrasio.
L’altare maggiore, nel quale si conservava il SS. Sacramento, era sormontato da una tela, ancora oggi visibile, raffigurante l’Assunta al centro, con ai lati i santi Carlo Borromeo, Romualdo, Onofrio e Luigi Gonzaga, realizzata nel 1754 dall’amalfitano Bonaventura Deliani. Un altro, realizzato nel 1768, accolse l’affresco, esistente tuttora, raffigurante la Madonna delle Grazie, con ai lati i santi Sebastiano e Lucia, trasportato dalla chiesa di Sant’Agostino il 6 gennaio 1769, giorno in cui “si solennizzava l’Epifania del Signore”.
La sacrestia era stata creata utilizzando una vecchia casa con mulino, adiacente alla chiesa, e acquistata nel 1749 per la somma di tredici ducati. La chiesa, inoltre, poteva contare su un discreto numero di arredi liturgici, molti dei quali acquistati o restaurati da Don Romualdo, come, ad esempio, un confessionale realizzato nel 1764 dal maestro d’ascia Angiolo Antonio Guerrasio e decorato dall’amalfitano Pasquale Grimaldi.
Sul campanile, infine, erano collocate due campane: una recante l’immagine della Vergine con il Bambino in braccio e l’iscrizione “Sancta Maria Sancte Pantaleon”, l’altra realizzata nel 1684 a devozione del parroco pro-tempore, Alessandro Di Lieto, e del Magnifico Domenico Capezza, padre di Don Natale, che fu parroco di quella comunità fino al 1731, anno della sua morte.
Alla fine del Settecento, ad opera del pittore Pietro Coppola, furono realizzati gli ovali che rappresentano i santi Caterina, Agnello, Vito e Giorgio, titolari dei benefici e delle cappelle annesse a Santa Maria del Lacco nel 1608.
Nei primi decenni del XIX esecolo, Marcantonio Guerrasio realizzò l’orchesta di fabbrica dove è collocato l’organo, proveniente dal monastero della SS. Trinità, dal quale fu trasportata anche la statua di San Luigi.
Agli inizi del Novecento, al tempo del parroco Don Pantaleone, presso la chiesa parrocchiale fu fondata la Cogregazione dei Luigini, composta da fanciulli che si dedicavano al servizio liturgico.
Anticamente la festa parrocchiale, in onore dell’Assunta, si teneva il 16 agosto, mentre, a partire dall’Ottocento, si è celebrata ogni anno la Natività della Vergine Maria nella domenica dopo l’8 settembre. Una festa a cui era particolarmente legato anche il marinaio ravellese Andrea Mansi, trucidato dai tedeschi sull’ingresso dell’Università “Federico II” di Napoli il 12 settembre 1943.
VEDERE, VISITARE, TROVARE: Aperta durante le celebrazioni ovvero rivolgendosi al parroco.
DATI SULLA FRUIZIONE: Nessuno
OPPORTUNITA’: Si potrebbero presentare le strutture con pannelli esterni, sì da rendere fruibile sempre la chiesa ai visitatori. Simili evidenze, spesso poco note, sarebbero meglio valorizzate da un itinerario di visita (eventualmente guidato) dedicato all’architettura religiosa di Ravello.
BIBLIOGRAFIA: FULCHIGNONI G., Ravello. Le cento chiese, Amalfi 2001
IMPERATO G., Ravello nella storia civile e religiosa,Cava d. T. 1990
MANSI L., Ravello sacra-monumentale, Ravello 1887