Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo

COMUNE: Ravello
DENOMINAZIONE: Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo
DOVE STA: Castiglione

DESCRIZIONE:

La chiesa faceva parte dell’antico monastero benedettino di Santa Maria fondato nel borgo a mezza costa denominato Castiglione, toponimo derivato dall’antico CastrumLionis edificato nella vicina Atrani. Menzionato per la prima volta in una bolla papale del 1182, il complesso nel corso del secolo XV fu annesso con tutte le rendite al capitolo delle cattedrale di Ravello che, pertanto, entrò in possesso anche del cosiddetto jus della Marinella. Si trattava dell’antico diritto di pesca, dal quale si ricavava la decima parte di quanto veniva pescato nella “Marinella di Castiglione”. Più volte i capitolari furono chiamati a tutelare tale rendita dalle pretese delle vicine città costiere che, adducendo motivazioni varie, cercarono di sottrarre, senza successo, il privilegio. La chiesa, successivamente dedicata ai Santi Filippo e Giacomo, venne puntualmente censita nelle Visite Pastorali redatte a partire dal 1577. Dalle fonti documentarie emerge un progressivo degrado del sacro edificio che, ormai prossimo al crollo nel 1698, fu restaurato grazie all’impegno economico del Monastero di Santa Chiara. Nel 1709 il vescovo di Ravello accolse la richiesta del reverendo atranese Andrea Vissicchio, cui veniva concessa la facoltà di celebrare la messa e di occuparsi della pulizia degli ambienti. Un secondo intervento di restauro è databile al 1879. La chiesa odierna, con attiguo campanile, presenta tre navate divise da pilastri in fabbrica: la navata centrale è coperta da una volta a botte, interrotta al centro da una cupoletta circolare, mentre volte a crociera si distendono su quelle laterali. L’altare centrale è sormontato da una tavola raffigurante la Vergine Maria tra i santi Filippo e Giacomo, effigiati anche in un gruppo scultoreo degno di nota. La chiesa, pur ricadendo nel territorio di Ravello, fa parte della parrocchia di Santa Maria Maddalena di Atrani, raggiungibile percorrendo una scalinata scavata nella roccia.

VEDERE, VISITARE, TROVARE: Durante le funzioni.
DATI SULLA FRUIZIONE: Nessuno

OPPORTUNITA’: Si potrebbero presentare le strutture con pannelli esterni, sì da rendere fruibile sempre la chiesa ai visitatori. Simili evidenze, spesso poco note, sarebbero meglio valorizzate da un itinerario di visita (eventualmente guidato) dedicato all’architettura religiosa di Ravello.

BIBLIOGRAFIA: FULCHIGNONI G., Ravello. Le cento chiese, Amalfi 2001
IMPERATO G., Ravello nella storia civile e religiosa,Cava d. T. 1990
MANSI L., Ravello sacra-monumentale, Ravello 1887

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