La cultura di Minori la si può cogliere passeggiando per le sue stradine e inoltrandosi anche nella vallata a nord del centro abitato dove i resti di antiche cartiere accolgono il visitatore che non può non rimanere affascinato da queste rovine che un tempo hanno prodotto carta molto preziosa.
Conviene anche fare un salto tra le antiche mura della villa di epoca romana che apre le sue stanze all’ammirazione degli specialisti, ma anche dei semplici curiosi, con i mosaici del ninfeo – triclinio o con le piccole terme che il padrone volle per la sua casa per non dimenticare gli agi della città.
O ancora se ci si ferma in uno dei pastifici del paese, che producono la pasta a mano dai tanti formati, che una volta veniva fatta in quantità così cospicue da richiedere l’essiccatura al sole sulla piaggia del centro. Tra i classici “maccaroni” o i “fusilli” lavorati con un ferro dalle massaie di un tempo è possibile assaggiare lo”ndundero”, un grosso gnocco che viene cucinato con il ragù il giorno di Santa Trofimena, patrona di Minori.