Visitare Tramonti in autunno significa entrare in un mondo dove la laboriosità dei contadini si sposa con la generosità della montagna, che regala non solo gustosissime castagne ma anche buon legno che viene utilizzato dagli ultimi artigiani per confezionare cesti e altri contenitori.
La topografia molto particolare, senza un centro urbano principale ma con una miriade di frazioni e località minori, permette ai visitatori di muoversi su sentieri e strade tra i terrazzamenti alla scoperta delle tante chiese, ma anche dei castelli di difesa e delle grotte, non dimenticando le tracce di un passato lontano legato alla frequentazione in età classica.
Le occasioni di festa e gli eventi nati per valorizzare i prodotti locali fanno sì che si realizzi il connubio tra patrimonio monumentale e ricchezza immateriale, costituita dalle musiche e dai racconti.
Anche la lavorazione dei prodotti caseari, che rientrano tra le conoscenze degli abitanti di questi monti, o la vinificazione di uve pregiate esaltano le atmosfere di questi luoghi ancora non inseriti nei grandi circuiti turistici internazionali e che conservano in grado maggiore l’autenticità delle persone e del territorio.