Il centro urbano con più spiaggia sulla Costiera esercita una forte attrazione su chi vuole vivere il territorio per la sua componente balneare. La città si è trasformata dopo la disastrosa alluvione del 1954, quando il torrente Reginna portò distruzione a causa delle colate di fango.
Si ricostruirono le case e si risistemò il torrente ma si persero anche i giardini dedicati alla coltivazione del limone sfusato che arrivavano fino al mare o le dune di sabbia che incorniciavano la spiaggia.
Oggi Maiori si mostra come il punto di partenza per numerose visite sia lungo la costa che verso l’entroterra essendo allo sbocco del valico naturale verso l’agro nocerino con le testimonianze archeologiche di Pompei, Ercolano ecc.