Corbara, grazie alla sua storia millenaria, offre al visitatore, che troppe volte l’attraversa velocemente durante la risalita verso il Valico di Chiunzi per giungere alla Costiera Amalfitana, un ampio patrimonio di cultura materiale ed immateriale. Si può cominciare dalla Chiesa di San Bartolomeo, patrono della città, per passare a quelle di S. Giuseppe o di S. Erasmo, dove è possibile ammirare due tele di Luca Giordano, esponente della pittura Seicentesca napoletana. Per vivere le tradizioni del paese non si piò mancare ad un evento che si svolge qui nei mesi estivi: la calata dell’angelo. Un uomo vestito da angelo viene calato dalla Chiesa di S. Erasmo lungo un percorso aereo che giunge giù nella vallata, fermandosi per tredici volte mentre vengono intonate dei canti popolari religiosi dedidati a S. Erasmo. Il rito mescola sacro e profano collegando l’arte dei taglialegna di far scendere a valle dai boschi la legna tagliata lungo teleferiche più o meno rudimentali con la tradizione dell’angelo che liberò S. Bartolomeo dal martirio.