Atrani fu la residenza dei nobili amalfitani. Vicinissima alla più grande città ne costituiva quasi la periferia tanto che ad Atrani nella Chiesa di San Salvatore de Birecto il doge amalfitano riceveva l’investitura politica e accompagnato dal corteo dei notabili entrava nella residenza amalfitana. Questo rapporto con Amalfi fu duraturo nel tempo e il centro condivise con essa la gloria e la decadenza durante tutta la storia.
Anche il territorio di Atrani conserva tracce della frequentazione di monaci eremiti tanto che in una piccola grotta affrescata che si trova al confine con Amalfi la tradizione vuole che abbia trovato riparo il monaco eremita San Saba di Collesano. Nel dopoguerra addirittura per un periodo abbastanza lungo fu accorpata ad Amalfi ma poi ottenne l’autonomia comunale.