Tramonti - Cultura - L’architettura religiosa

La chiave di lettura proposta dal percorso permette al visitatore di venire in contatto con tantissime testimonianze del gusto artistico e architettonico degli antichi abitanti della Costiera Amalfitana, così come si è realizzato nelle costruzioni sacre.

Le tante chiese del territorio, così capillarmente diffuse da rappresentare i capisaldi di una rete che non disdegna neppure il più isolato gruppo di case, mostrano da un lato la fede del popolo che anche con una semplice cappella costruita vicino ad un’area densamente terrazzata o vicino al “monazzero” sulla spiaggia, lì dove i pescatori tiravano a secco le barche ha voluto la presenza costante del divino pronto ad intervenire per sollevare dalle fatiche o facilitare il percorso della vita, dall’altro testimoniano le influenze a cui i costruttori di queste chiese sono stati sottoposti nei loro spostamenti non solo all’interno del Ducato ma anche nell’intero bacino del Mediterraneo.

Gli apparati decorativi di questi edifici mostrano una ricchezza economica del territorio ma anche una grande apertura al mondo di allora.

Le pale d’altare, le tele che decorano gli altari e i pavimenti in maiolica impreziosiscono queste architetture. La porta del percorso ad Atrani permette al visitatore di iniziare la visita da un capolavoro architettonico, la Chiesa di S. Salvatore de Birecto, dove la bellezza della struttura evidenziata dal restauro si unisce al valore storico: era il luogo dove il doge assumeva il potere.

Il percorso è molto semplice, soprattutto perché può essere articolato in più giornate e perché i beni coinvolti sono quasi tutti nei centri urbani.

Beni coinvolti
Comuni coinvolti
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Atrani

UNESCO AmalfiCoast È il centro urbano con maggiore densità urbana della Costiera e questo non per l’elevato numero di abitanti

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